Parigi & La Valle Della Loira

Parigi … mille aggettivi si sono utilizzati negli anni per quest’indimenticabile città, patria di poeti,
pittori e uomini politici, che si sono guadagnati un posto nella storia. Parigi non è solo un luogo, è
uno stato d’animo. Con le sue strade, i suoi palazzi, monumenti, musei e con la sua indescrivibile
atmosfera, ti riempie l’anima e non te la dimentichi più. E’ importante però assaporarla, non
pretendere di vederla tutta, ma gustarsela “doucement” e metabolizzarne la bellezza e l’incredibile
armonia di forme. Imperdibile una passeggiata lungo la Senna, in particolar modo verso l’imbrunire,
quando il cielo e il fiume iniziano a confondersi e a prendere colori memorabili. Va passata qualche
ora nel quartiere latino, attraversato il Pont des Arts con i suoi giocolieri e artisti di ogni genere, e va
assolutamente visitato il Museo d’Orsay, gioiello impressionista, sempre oscurato dall’onnipresente
Louvre. Quest’ultimo ricordato ormai non solo per essere uno dei Musei più importanti del mondo,
ma anche per la sua Piramide di Vetro che tanta bagarre ha causato quando venne eretta (a molti
non piace il contrasto tra antico e moderno che si è venuto a creare e la ritiene un vero e proprio
massacro all’armonia del Palazzo del Louvre, l’edificio storico che ospita le opere d’arte): il museo
in realtà necessiterebbe, per una visita degna di tale nome, almeno 3 o 4 giorni da solo ma, se
proprio non se ne può fare a meno, l’ideale è visitare la parte italiana, per non dimenticare quanto
grande hanno fatto questo luogo gli artisti di casa nostra. Assolutamente da fare un pranzo sulla
collina di Montmartre con le sue piazzette piene di artisti e la candida chiesa del Sacre Coeur. E poi
come perdersi la maestosa Nôtre Dame, e ancora la napoleonica chiesa della Madeleine, tempio
greco di Parigi, la salita sulla Tour Eiffel (peraltro con tempi d’attesa lunghissimi, si deve andare la
mattina presto o al limite tentare all’ora di pranzo) o ancora l’interminabile passeggiata sugli
Champs Elysées, che conducono a Place de la Concorde dove sono cadute, a dispetto del nome,
moltissime teste? Tutto a Parigi sa di magia, di storia, profuma di poesia e arte e si stampa con
inchiostro indelebile nel cuore di chi la visita. Fate acquisti alle Galeries Lafayette e non dimenticate
di prendere il Bateau Mouche, sarà anche una cosa tremendamente turistica, ma Parigi vista dalla
Senna non si può assolutamente perdere. Parigi è nata sulle isole che facilitavano l’attraversamento
della Senna, sulla grande arteria nord-sud perpendicolare al fiume: parte di questa strada è oggi
riconoscibile nel tracciato di rue St-Martin e rue St-Jacques. La romana Lutetia corrisponde
all’odierna île de la Cité. A metà del XIX sec., grazie al barone Haussmann, il centro e i villaggi rurali
dei sobborghi furono rimodellati e disposti in modo più razionale: furono creati nuovi quartieri e
grandi arterie, mentre l’attività si differenziava per settori. Il Secondo Impero e la III Repubblica
segnarono per sempre la storia della città, con lo sviluppo degli Champs Elysées e fasi di
rinnovamento successive che portarono alla costruzione di edifici quali il Palais de la Défense e il
Palais Omnisport de Bercy che l’hanno portata ad avere il volto che ha oggi. Situato in uno di quelli
che oggi altro non sono che i sobborghi della città, va ricordato lo Château de Vincennes il più
importante castello fortificato francese tuttora esistente: per l'altezza del suo mastio, oltre 50 metri,
è la più alta fortezza di pianura d'Europa. Grandi estensioni boschive come Fontainebleu e
Rambouillet e bei fiumi sono i gioielli della regione di Parigi, la cosiddetta “Île de France”, ricco
bacino agricolo le cui diverse zone portano nomi che furono celebri e prestigiosi. La vicinanza del
potere politico le ha permesso di arricchirsi di splendidi monumenti, capolavori rinascimentali e
classici e d’importanti palazzi reali, come i già citati Fontainebleu e Rambouillet, Vaux le Vicomte e
Versailles, intorno ai quali brillanti paesaggisti hanno creato magnifici parchi e giardini. Il
dipartimento è diventato ancora più famoso con l'apertura di Euro Disney presso la cittadina di
Marne-la-Vallée. Qui migliaia di visitatori, specialmente famiglie, vengono a trascorrere delle serene
giornate tra i celebri personaggi dello storico marchio d’animazione, con il castello della bella
addormentata nel bosco a fare da sfondo. Va spesa qualche parola in più su Vaux Le Vicomte,
Versailles e Fontainebleu: tre residenze che permettono visitandone giardini e palazzi di essere
proiettati in un altro tempo. Vaux le Vicomte, nonostante non sia famoso come gli altri due, è un
maniero capace di incantare i visitatori con la sua eleganza: sito 55 chilometri a sud est di Parigi,
fiero e sontuoso, se ne sta impettito tra giardini e parchi meravigliosi e accoglie ogni giorno
numerosissimi turisti, ma fa anche da scenario per set fotografici, filmati e cerimonie. Fu realizzato
nella seconda metà del Seicento, tra il 1656 e il 1661, per volere di Nicolas Fouquet, sovrintendente
alle finanze di Luigi XIV e la magnificenza della residenza dice la leggenda fu la causa della caduta in
disgrazia di Fouquet. Interamente ammobiliato, è composto di saloni di rappresentanza, stanze
private, la sala da pranzo e la sala dei buffet e lanciando uno sguardo al di fuori delle grandi
finestre, si vedono tutt’intorno all’edificio i magnifici giardini cosiddetti ‘alla francese’. Al primo
piano della Reggia di Versailles (che comunque non è interamente visitabile) troviamo i Grandi
Appartamenti del Re e della Regina, intorno alla Court de Marbre (il cortile centrale dal pavimento
in marmo): verso il giardino si affacciano le sale in cui si svolgeva la vita ufficiale di corte, ogni sala è
dedicata ad una divinità dell’Olimpo, ma la più celebre è la Sala degli Specchi, in cui 17 grandi
specchi si contrappongono ad altrettante grandi finestre ad arco, delle stesse dimensioni. Al
pianterreno vi sono gli Appartamenti del Delfino, il Principe ereditario, e gli appartamenti delle
Signore, figlie di Luigi XV, mentre l’ala sud ospitava gli appartamenti della nobiltà, che furono poi
sostituiti da Luigi Filippo con la Galleria della Storia di Francia e infine nell’ala nord troviamo
l’Opéra e la Cappella Reale, in stile barocco. I Giardini di Versailles, enormi e rigogliosi sono in stile
classico, un insieme di forme geometriche, con aiuole, viali e stradine, siepi e boschetti, fontane,
ampie vasche e laghetti. In alta stagione, quando tutte le fontane sono funzionanti, è possibile
assistere allo spettacolo dei giochi d’acqua e delle fontane musicali. Oltre alle varie fontane e ai
giardini in stili diversi, troverete anche un bel colonnato circolare in marmo, del 1685, e l’Orangérie,
per far svernare le piante esotiche. Alla fine del giardino si trova il Grand Trianon, edificio in marmo
rosa del 1887, fatto costruire dal Re per sfuggire ai doveri di corte e intrattenersi con la sua amante
e, non lontano, il Petit Trianon (1762) che divenne il luogo preferito di Maria Antonietta. Attigue al
suo palazzotto, vi sono le Proprietà di Maria Antonietta, un paese a sé quasi fiabesco, in cui sono
riprodotte (e ai tempi erano anche abitate) una fattoria con le vigne di Merlot della regina, una
Latteria, una Piccionaia, una casa del Biliardo, un Mulino, una sorta di Faro, e poi un aranceto, una
grotta, un tempietto dell’amore … questo luogo sulle rive di un laghetto artificiale è davvero
incantevole. Il Castello di Fontainebleu è di origine medievale ma ormai del tutto rimaneggiato e
modificato nel corso dei secoli a partire dal XVI sec. per volere di Francesco I. Il regale palazzo è
meno visitato di Versailles, ma ne costituisce un degno concorrente ed è famoso per la
cinquecentesca scuola di pittura e per la Scuola di Barbizon che nell’Ottocento vide nascere una
colonia di celebri artisti del paesaggio. E’ stato incluso tra i patrimoni dell’umanità dell’UNESCO
anche grazie alla sua maestosità, alla cura dei giardini e dei laghetti, e alla bellezza delle bianche
mura dagli stili architettonici variegati ed eleganti. Oggi una parte del castello è adibita a sede della
Scuola d’Arte Americana, nata nei primi decenni del XX secolo. In più, due musei sorgono
all’interno della grande struttura, il Musée Napoléon e il Musée Chinois. Intorno al palazzo
prospera una folta foresta protetta dall’Ufficio Nazionale delle Foreste francese che ne ha fatto un
parco nazionale e che deve la sua fama alle grandi dimensioni e all’incredibile varietà di piante che
vi si possono trovare, oltre alla fauna costituita da uccelli, farfalle e piccoli mammiferi. La foresta è
uno scenario adatto a esplorazioni ma anche ad arrampicate grazie alle zone rocciose che offrono
percorsi avventurosi, ma già i membri della famiglia reale, al tempo, amavano utilizzarla come
riserva in cui praticare la caccia. Infine nell’area parigina una menziona meritano le “Rose di
Provins
” nate nell’omonima cittadina, piccola perla sospesa nel tempo dall’ambientazione ricca di
atmosfere medievali che accoglie chi si addentra nel suo dedalo di strade tortuose: a testimonianza
di un’eleganza unica e anacronistica, Provins è stata aggiunta nel 2001 alla lista dell’UNESCO. La
città, divisa in Ville Haute e Ville Basse, è abbracciata da una massiccia cintura di fortificazioni, lunga
più di un chilometro, dotata di due porte e costellata di torri dalle forme geometriche varie. Nella
Ville Haute troviamo una serie di sotterranei medievali, che si snodano attraverso sale, corridoi e
cunicoli nascosti, di cui 250 metri sono aperti al pubblico. Il cuore della parte alta di Provins, è la
Place du Chatel, elegante piazza circondata da diversi edifici interessanti Infine svettando sugli altri
edifici della città alta, c’è la Collegiata di Saint-Quiriace, splendida chiesa romanica del XII secolo,
con la sua bella cupola del XVII secolo. Spostandosi nella zona della città bassa vale la pena di
visitare la Chiesa di Saint Ayoul che però non ha l’aspetto originale avendo subito mole modifiche e
che oggi presenta una foggia insolita, risultato della mescolanza di vari stili.

La Valle della Loira è una delle regioni più belle della Francia, ricordata come la terra dei castelli. I re
di Francia ne fecero la loro regione prediletta, risistemando le loro residenze subito dopo la guerra
dei cent'anni. Fu nella valle della Loira che si andò formando il "giardino di Francia", dove troviamo
dimore feudali e reali, specialmente di epoca rinascimentale. La loro magnificenza attraverso i secoli
continua ancora oggi a sorprendere i turisti. I castelli della Loira sono oltre 300 e alcuni dei più
celebri sono Amboise, Azay-le-Rideau, Blois, Chambord, Chenonceau, Cheverny e Villandry:
splendono di giorno e vengono illuminati meravigliosamente la notte. Incuneata tra antiche
province offre un paesaggio straordinariamente vario e dal clima temperato: un insieme di colline,
di fiumi, di boschi e di vigneti, un prodigioso equilibrio di elementi che danno vita ad un insieme
dolce e indimenticabile. Oltre a questo la Loira però è anche e soprattutto il fiume della storia:
delimitò per lungo tempo le terre occupate dagli inglesi da quelle fedeli al re: la sua valle costituì,
nei giorni più oscuri, tutto il territorio del regno di Francia. Accanto ai castelli, non mancano altri
bellissimi monumenti, chiese degne di nota, cattedrali meravigliose, curatissimi musei sparsi in tutta
la regione e cittadine che si contraddistinguono per le loro caratteristiche: Angers, il capoluogo
dell’Angiò, costituisce la Porta d’ingresso della valle della Loira, una città dichiarata dall’UNESCO
Patrimonio Mondiale dell’Umanità, che sorprende per la ricchezza del suo patrimonio storico e
culturale, che cresce e si sviluppa in epoca romana, ma raggiunge l’apice del suo splendore nel XIX
Secolo: centro ricco di gioielli medievali e al contempo di moderni musei e che propone durante
tutto l’anno, nei suoi numerosi centri culturali, diverse mostre ed esposizioni di ottimo livello.
Motori e velocità a parte, la celebre competizione automobilistica "24 Ore" l’ha, infatti, resa
famosa, Le Mans regala ai visitatori un centro accogliente, costellato di edifici interessanti. Il
monumento principale è certamente identificabile con la cinta muraria di età gallo-romana,
perfettamente conservata. Di genere tutto diverso, ma di pari maestosità è la Cathédrale de Saint
Julien, e per ammirarla al meglio conviene appostarsi nella Place des Jacobins, che offre una visuale
privilegiata dell’edificio con le sue arcate slanciate e le sue cappelle. Non è da meno la chiesa di
Nôtre Dame de la Couture, abbazia benedettina fondata all’inizio del VII secolo, infine da ricordare
Place de la Republique, disegnata nel medioevo, ma nominata Place des Halles nel XVII secolo,
fulcro pulsante dell’attività economica cittadina: fu ristrutturata nel XIX secolo ed è circondata da
palazzi caratteristici dalle linee moderne. Soprannominata la “Venezia dell’ovest”, Nantes è tagliata
da una grande quantità di canali, in gran parte riempiti o ricoperti nel corso del XX secolo, e dai
corsi della Loira e di suoi affluenti. Le maggiori attrattive sono concentrate nel cuore cittadino dove
si erge maestoso il Castello dei Duchi di Borgogna, dove nel 1598 venne firmato il celebre Editto di
Nantes
con cui si concedeva la libertà di culto agli Ugonotti. All’interno dell’edificio sono custoditi
alcuni palazzi storici come il Vieux Donjon, il Palazzo Ducale, e la Torre della Corona d’Oro, vi ha
inoltre sede il Museo della Storia di Nantes, uno dei musei più importanti e ricchi di tutta la Francia.
Gli altri musei di Nantes, non meno meritevoli, sono il Museo delle Belle Arti, custode di capolavori
di artisti come Monet e Ricasso, il Museo Archeologico Dobrée, ben nutrito di oggetti testimoni di
epoche lontane e infine il Museo Jules Verne, creato in onore del noto scrittore. L’edificio religioso
più importante della città è la Cattedrale di Saint-Pierre-et-Saint-Paul costruzione in pietra bianca
calcarea realizzata nel 1434. Altri edifici interessanti sono la chiesa di Nôtre Dame di Nantes, i
giardini di Jardin des Plantes costeggiati da eleganti edifici settecenteschi, e il Passage Pommeraye,
paradiso dello shopping con la sua galleria commerciale in stile neoclassico. A Bourges, si può
visitare una delle più grandi cattedrali di Francia, Saint-Etienne, che è patrimonio mondiale
dell'Umanità dal 1992, ma camminare tra le sue strade significa ammirare splendide architetture
raffinate decorazioni di palazzi e di chiese che spaziano dal gotico al rinascimentale mixate ad aree
verdi che fanno respirare la città e ne fanno un centro vivibile oltre che Città d’Arte e Storia, grazie
al ricco patrimonio di edifici notevoli e testimonianze del passato che vale la pena conoscere. Non
sono da meno anche le cattedrali di Tours e di Orléans, mirabili esempi di arte gotica. Nella
principale piazza di Orléans, costeggiata di edifici e locali eleganti, sempre brulicanti di gente,
troneggia la statua simbolo della “pulzella d’Orléans”, la celebre Giovanna d’Arco, in onore della
quale si trova poco lontano la Maison Jeanne d’Arc all’interno della quale è stato allestito un
interessante museo interamente dedicato alla coraggiosa ragazza. Da non perdere la già citata
Cattedrale Sainte Croix e il Museo delle Belle Arti, uno dei più ricchi e antichi musei di Francia.
Tours sorprende con i suoi edifici in tufo bianco e i suoi tetti in ardesia, la sua importante università,
le sue case medievali, ma anche seicentesche, settecentesche, i suoi palazzi e la sua cattedrale. La
Cattedrale di Saint-Gatien è un elegante edificio a tre navate, iniziato nel 1235 secolo ma terminato
solamente verso la fine del XVII. La città è piacevole e ariosa con i suoi bei boulevard, i giardini ben
curati e i molti giovani che la popolano grazie all’importante università. Forse proprio per questo
Tours è l’unica città della Valle della Loira ad avere una vita notturna divertente, varia e
movimentata. Infine Chartres è ricca di siti archeologici e monumenti imponenti che ne attestano
l’antichità, primo fra Cattedrale gotica di Nôtre Dame che rappresenta un mirabile pezzo di storia
anch'esso inserito nella lista dei patrimoni UNESCO. La cattedrale di Chartres è famosa per le sue
belle vetrate e un’ampia navata gotica, costruita nei primi anni del tredicesimo secolo. A partire dal
tardo Medioevo e nel successivo Rinascimento l'architettura si è evoluta trasformando anche i
castelli della Loira, creando dei veri e propri gioielli architettonici
Il Castello d'Amboise, una delle mete più visitate e primo edificio rinascimentale della Loira, non è la
sola cosa da vedere in quest’area: la località di Amboise è anche una collezione di meraviglie tutte
da scoprire. Quasi non ci sarebbe stato bisogno del riconoscimento dell’Unesco, per capire il valore
di quest'incredibile maniero, che insieme ai suoi giardini regala uno degli scorci più affascinanti della
Valle. All’esterno della struttura principale si può ammirare la cappella di Saint Hubert, in stile
gotico, è interessante anche l’ala che include le residenze del Re e della Regina, e la parte di Luigi
XII, in stile rinascimentale, ma la zona più spettacolare è quella delle terrazze affacciate sul corso
della Loira, che esplodono in estati di ampi giardini fioriti. Inoltre la cittadina possiede un secondo
castello, quello di Clos-Lucé, un fiabesco maniero realizzato in pietra bianca e mattoni: l’edificio
ospitò per un certo periodo il nostro Leonardo da Vinci, che durante il suo soggiorno organizzò
feste e spettacoli memorabili. Meno conosciuto, ma non meno armonioso ed elegante il castello di
Azay-le-Rideau, splendida costruzione del primo rinascimento eseguita per il ricco finanziere Gilles
Berthelot a partire dal 1518, si trova su un'isola dell'Indre ed è circondato da un parco e da un
laghetto. Le acque scintillanti del lago cosparso di ninfee riflettono la sua perlacea facciata munita di
torrette e fortificazioni stilizzate. Il famoso Château du Blois è un edificio che nel corso dei secoli è
stato teatro d’intrighi e sanguinosi omicidi. Situato nel cuore del centro storico dell'omonima
cittadina, è il risultato di una serie di stratificazioni risalenti ad epoche comprese tra il XIII ed il XVII
secolo. Tra gli elementi più suggestivi del Castello vi è la torre a pianta esagonale, al cui interno è
alloggiata l’elegante scalone a spirale. Il Castello di Chambord, il più grande ed imponente dei
Castelli della Loira, è una delle architetture che meglio incarnano l’espressione artistica
rinascimentale. Le dimensioni e in numeri che lo riguardano sono colossali: la facciata è lunga 128
metri, i locali sono 440, vi sono più di 80 scale, 365 camini e centinaia di capitelli scolpiti.
Altrettanto stupefacente è l’elenco dei personaggi storici che hanno vissuto o sono semplicemente
transitati dalla tenuta, tra gli architetti che misero le mani sul progetto, vi furono anche Leonardo da
Vinci. Il castello si sviluppa attorno ad una torre molto alta generalmente concepita come ultimo
rifugio dinanzi all’avanzata del nemico: ai suoi piedi si sviluppa uno scalone a doppia elica di
matrice leonardesca che immette nei quattro vestiboli disposti a croce che consentono di accedere a
otto appartamenti, uno in ciascuna delle quattro torri e altri quattro tra le stesse torri e i vestiboli; la
stessa disposizione planimetrica si ripete poi ai due piani superiori. Uscendo dal castello ci s’immette
nell’immenso bosco che lo circonda e che è cinto da un muro lungo 32 chilometri che lo abbraccia
interamente rendendolo il parco forestale chiuso più esteso d’Europa. Il castello di Chenonceau,
eretto nei primi decenni del '500, uno degli edifici più prestigiosi della valle, noto per le sue
meravigliose feste con importanti figure di donne che le frequentavano. Tra le cosiddette "Donne di
Chenonceau" figurava anche Caterina de 'Medici. Bellissimi i giardini alla francese e il parco che
circondano il castello, che all'interno ospita collezioni di mobili rinascimentali, una notevole la
collezione di dipinti di maestri della pittura, vera pinacoteca degna dei più grandi musei ed un
insieme notevole di arazzi delle Fiandre dei secoli XVI e XVII. Situato tra Blois e Chambord Castello
di Cheverny
, è stupefacente per la bellezza degli interni, per la collezione di arredamenti e per la
facciata interamente in pietra da taglio. Particolarmente suggestivo è anche il parco all’inglese, una
grande distesa di verde dove spiccano magnolie, cedri giganti e sequoie. Infine Villandry vanta un
magnifico castello di dimensioni importanti e dalle linee eleganti e regali. Eretto nella prima metà
del Cinquecento, probabilmente nel 1532, ad opera del ministro del Re Francesco I di Francia Jean
Breton, ed era il 1934 quando il castello, come gli altri Castelli della Loira, è diventato monumento
storico, ed oggi è entrato a far parte del patrimonio dell’umanità. Il maniero è un esempio
strepitoso di arte topiaria: è l’arte dei giardini, dei labirinti verdi, dei numerosi orti che, oltre ad
offrire prodotti variegati, svolgono una funzione estetica dall’effetto delizioso. In particolare, ci
sono un giardino di carciofi, uno di sedano, uno di insalata e altri di diverse verdure.

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